L’immatricolazione di un’auto estera in Italia è un processo regolato da normative specifiche, finalizzate a garantire la conformità del mezzo alle disposizioni del Codice della Strada e alla legislazione fiscale italiana. Se si desidera importare un’auto dall’estero o si è residenti in Italia e si utilizza un veicolo con targa straniera, è fondamentale conoscere gli obblighi, le procedure e le tempistiche previste dalla normativa vigente.
Obbligo di Immatricolazione per i Residenti in Italia
Secondo l’articolo 93-bis del Codice della Strada, i residenti in Italia hanno l’obbligato di immatricolare un veicolo estero entro 3 mesi dalla data di acquisizione della residenza o dall’importazione del veicolo. Tale obbligo si applica sia ai veicoli di proprietà sia a quelli utilizzati in leasing, noleggio o comodato d’uso.
Eccezioni all’Obbligo di Immatricolazione
Esistono alcune deroghe all’obbligo di immatricolazione in Italia:
- Veicoli aziendali di proprietà di società estere: un residente in Italia può guidare un’auto immatricolata all’estero di proprietà di un’azienda con sede in un altro Stato UE/SEE senza obbligo di immatricolazione. Tuttavia, è necessario avere a bordo un documento che attesti il titolo e la durata della disponibilità del veicolo. Se il mezzo è utilizzato per più di 30 giorni nell’anno solare, occorre effettuare la registrazione al REVE (Registro dei Veicoli Esteri) entro 60 giorni.
- Lavoratori transfrontalieri: chi lavora in uno Stato confinante e utilizza un veicolo immatricolato in tale paese può circolare in Italia senza immatricolarlo, purché lo registri al REVE entro 60 giorni dall’inizio dell’utilizzo.
Procedura di immatricolazione di un veicolo estero
L’immatricolazione di un’auto estera in Italia varia in base alla provenienza del mezzo (UE o extra-UE) e alla sua classificazione fiscale.
Inquadramento fiscale
È indispensabile determinare se il veicolo da immatricolare in Italia sia considerato fiscalmente nuovo o fiscalmente usato. Questa distinzione è importante perché ha un impatto diretto sul regime IVA applicabile e può comportare costi aggiuntivi significativi al momento della richiesta della targa italiana. Il veicolo viene classificato come:
- Fiscalmente nuovo se ha percorso meno di 6.000 km ed è stato venduto entro 6 mesi dalla prima immatricolazione.
- Fiscalmente usato se ha più di 6.000 km ed è stato venduto oltre 6 mesi dopo l’immatricolazione.
Dove effettuare l’immatricolazione
L’immatricolazione di un veicolo proveniente dall’estero può essere effettuata attraverso diverse modalità, a seconda della provenienza del veicolo (UE o extra-UE) e delle preferenze del proprietario:
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Sportello Telematico dell’Automobilista (STA): questi sportelli, presenti presso le unità territoriali dell’ACI (Automobile Club d’Italia) e presso le agenzie di pratiche automobilistiche autorizzate, consentono di svolgere in un’unica sede sia l’immatricolazione presso la Motorizzazione Civile sia l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Questa soluzione è particolarmente indicata per veicoli provenienti da Paesi dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo.
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Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile (UMC): in alternativa, è possibile recarsi direttamente presso gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile per avviare la pratica di immatricolazione. Successivamente, entro 60 giorni dal rilascio della carta di circolazione, sarà necessario procedere all’iscrizione del veicolo al PRA. Questa modalità è obbligatoria per i veicoli provenienti da Paesi extra-UE.
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Agenzie di Pratiche Automobilistiche: affidarsi a un’agenzia specializzata può semplificare notevolmente l’intero iter burocratico, garantendo una gestione efficiente delle pratiche e una consulenza personalizzata.
Documenti necessari
La documentazione richiesta varia in base alla tipologia del veicolo (nuovo o usato) e alla sua provenienza (UE o extra-UE). Di seguito, l’elenco dettagliato dei documenti generalmente necessari:
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Istanza Unificata: modulo che combina la richiesta di immatricolazione alla Motorizzazione Civile e l’iscrizione al PRA.
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Documento di Identità: copia di un documento di identità valido del richiedente.
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Codice Fiscale: copia del codice fiscale dell’intestatario del veicolo.
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Certificato di Conformità Europeo (COC): documento rilasciato dal costruttore che attesta la conformità del veicolo alle normative europee.
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Carta di Circolazione Estera: originale e copia del libretto di circolazione rilasciato nel Paese di provenienza.
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Documento di Proprietà Estero: ad esempio, il “Fahrzeugbrief” per veicoli provenienti dalla Germania.
- Fattura di Acquisto o Contratto di Vendita: documento che attesta la proprietà del veicolo.
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Prova del Pagamento dell’IVA: necessaria per veicoli nuovi o se l’IVA non è stata assolta nel Paese di origine.
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Bolla Doganale: Obbligatoria per veicoli provenienti da Paesi extra-UE, attesta l’assolvimento dei dazi doganali e dell’IVA.
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Traduzione Giurata dei Documenti: se i documenti originali sono in lingua straniera, è necessaria una traduzione ufficiale in italiano.
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Certificato di Residenza: se la residenza non è indicata sul documento di identità, è richiesta una certificazione separata.
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Permesso di Soggiorno: per cittadini extracomunitari, è necessario presentare un permesso di soggiorno valido.
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Modulo NP2D: modulo per la richiesta di iscrizione al PRA.
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Attestazione del Pagamento delle Tasse: ricevute dei versamenti effettuati per le imposte dovute.
È importante sottolineare che la documentazione richiesta può variare in base alle specifiche circostanze del veicolo e del proprietario. Pertanto, è consigliabile consultare gli enti competenti o affidarsi a professionisti del settore per una verifica puntuale dei documenti necessari.
Step dell’immatricolazione
L’iter prevede i seguenti passaggi:
- Presentazione della documentazione presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) o l’Ufficio della Motorizzazione Civile (UMC).
- Verifica dei documenti e rilascio delle nuove targhe italiane.
- Emissione del Documento Unico di Circolazione e di Proprietà.
Quanto costa immatricolare un’auto estera
Il costo d’immatricolazione di un auto estera include elementi fissi e variabili:
- Emolumenti ACI – 27,00€
- Imposta di bollo per iscrizione al PRA – 32,00€
- Imposta di bollo DDT (documento di trasporto) – 32,00€
- Diritti DTT – 10,20€
- Imposta Provinciale di Trascrizione – 150,81€ + maggiorazione percentuale della provincia di residenza dell’acquirente
- Costo per il rilascio della targa – variabile a seconda del tipo di targa e di veicolo
La cifra dell’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) è direttamente proporzionale alla potenza del veicolo e alle sue dimensioni. Un’auto con maggiore potenza implica un incremento dell’IPT, il che comporta un conseguente aumento del costo di immatricolazione.
Sanzioni per Mancata Immatricolazione
La mancata immatricolazione entro i termini stabiliti comporta:
- Sanzioni amministrative da 711 a 2.848 euro, e possibile revoca della patente.
- Ritiro della carta di circolazione, con fermo amministrativo del veicolo.
Inoltre, se il proprietario non provvede all’immatricolazione entro 180 giorni, il veicolo può essere confiscato e venduto all’asta.
Immatricolare un’auto estera in Italia può sembrare complesso, ma con le giuste informazioni e il rispetto delle procedure, diventa un processo gestibile. Conoscere le normative e le scadenze permette di evitare sanzioni e circolare in regola senza imprevisti.